Dal 19 settembre sono ripartite le lezioni universitarie a Trento e a Rovereto per le oltre 3.300 matricole, insieme agli altri circa 16mila studenti. Ma la situazione sta peggiorando sempre di più sotto il profilo abitativo. Frigotto: "Aumento ingente delle richieste, quasi 600 nuove domande".
TRENTO. Pochi posti letto, affitti alle stelle ed ora anche i rincari. Essere studente fuorisede sta diventando davvero un'impresa anche a Trento. Mercato dei privati saturo e alloggi in studentati già quasi al completo: è questa la situazione in cui si sono ritrovati quest'anno gli universitari, ancora alla ricerca di un posto dove stare nonostante le lezioni nell'Ateneo siano già iniziate. Tanti, se non troppi, i fuorisede costretti a fare i pendolari.
"La situazione rimane molto critica anche quest'anno dopo il forte peggioramento che abbiamo registrato nel 2021", spiega a il Dolomiti, Edoardo Giudici, presidente del Consiglio degli studenti e rappresentante di UNITin.
Dal 19 settembre sono ripartite le lezioni universitarie a Trento e a Rovereto per le oltre 3.300 matricole, insieme agli altri circa 16mila studenti. I numeri dei nuovi iscritti sono in linea quelli dello scorso anno, conferma l'Università di Trento. Ma la situazione sta peggiorando sempre di più sotto il profilo abitativo.
"Con i nostri alloggi siamo quasi al completo - dichiara la presidente dell'Opera Universitaria Maria Laura Frigotto - abbiamo raccolto le domande in estate e dai primi di settembre abbiamo iniziato con le nuove assegnazioni. E' il terzo scorrimento delle graduatorie che stiamo facendo".
Aumentano quindi le domande per accedere agli alloggi di Opera universitaria, 1.200 i posti disponibili totali distribuiti tra appartamenti, lo studentato San Bartolameo, la residenza Meyer e la residenza A. Barelli di Rovereto (80 posti) a cui è possibile accedere attraverso un bando. Posti che però non sono sufficienti.
"Quest'anno in particolare abbiamo riscontrato un aumento ingente delle richieste, quasi 600 nuove domande - prosegue la presidente - in più abbiamo gli studenti già all'interno delle residenze che hanno rinnovato il contratto. Sui circa 3 mila che hanno ricevuto una borsa di studio, la metà dei fuorisede si rivolgono a noi".
Se soltanto fino a qualche anno fa gli studentati e il mercato dei privati riuscivano a compensarsi, ora la situazione si è aggravata. Poche le stanze affittabili e prezzi molto elevati, ma soprattutto tanti studenti che per il caro energia cercano la miglior offerta. Per il momento i posti negli studentati sono pressoché tutti occupati, gli appartamenti privati sono pochi e il futuro, almeno per quanto riguarda i prossimi tre o quattro anni, non sembra essere tanto diverso. A pesare adesso nelle tasche dei fuorisede oltre agli affitti sono anche i rincari che colpiscono la spesa settimanale ma anche le bollette.
"Nei nostri alloggi offriamo un costo contenuto e fisso - sostiene la presidente Frigotto - quest'anno il caro bollette incide molto sulle scelte degli studenti, ed è fonte di grande preoccupazione. Una situazione che si sta protraendo dallo scorso anno".
Ed ecco allora che per alcuni l'inizio della vita universitaria significa anche inizio di una da pendolare: sveglia all'alba, ore di viaggio, centinaia di euro al mese, una media di cinque ore di lezione per qualche giorno alla settimane. "Le lezioni sono iniziate da poco e sono diverse ancora le matricole che non hanno trovato una sistemazione - continua Giudici - economia, giurisprudenza, lettere, alcuni dipartimenti di ingegneria hanno ripreso da poco e siamo ancora in una fase di avvio con la speranza di molti di trovare casa".
Per questo, sostiene la presidente Frigotto, come Opera Universitaria "stiamo cercando delle soluzioni per chi rimane escluso dalle graduatorie. Vogliamo adottare delle politiche di sistemazione per non lasciare fuori nessuno. Proprio in questi giorni stiamo cercando se ci sono alloggi privati che ancora non sono sul mercato. L'annuncio è stato pubblicato sotto la voce 'Avviso pubblico di manifestazione di interesse'". Non mancano le proposte per progetti futuri, "a maggio abbiamo presentato quelli per i nuovi studentati, ma i tempi di realizzazione non saranno brevi".
"Come rappresentanza siamo riusciti a portare avanti – spiega il presidente del Consiglio degli Studenti – quattro nuovi futuri studentati universitari: abbiamo quello previsto a Piedicastello con circa 200 posti, quello a Rovereto con altri 200 posti, al Sanbapolis verranno creati altri 110 posti e altri alloggi saranno resi disponibili a Trento e a Povo. Ma tutto questo ovviamente non avverrà a breve".
Basta consultare le pagine Facebook seguite dagli studenti per incontrare continui post di chi cerca una sistemazione senza dover spendere un patrimonio. Difficile, però, visti gli aumenti che riguardano sia Trento che Rovereto.
"Secondo quanto abbiamo potuto verificare – ci spiega Giudici – abbiamo assistito ad un aumento in media di 25 euro pur rimanendo, ovviamente, la distinzione tra chi trova un posto in centro città e chi in periferia. Per una doppia siamo passati da 220 euro mensili fino ad arrivare alle 250 euro".
“Se un tempo – spiega Giudici – all'interno dei contratti fatti per gli affitti veniva inserita una cifra forfetaria per il consumi energetici, ora non è più così. Siamo molto preoccupati della situazione perché il perso delle bollette per uno studente diventa davvero drammatico”.
Anche le rappresentanze studentesche si stanno muovendo per cercare una soluzione. Se da un lato molti studenti si stanno accordando per fare delle spese di gruppo dall'altro si sta lavorando per creare delle convenzioni con alcuni negozi e ottenere una qualche percentuale di sconto. “Con alcuni supermercati siamo riusciti a ottenere una convenzione - conclude presidente del Consiglio degli Studenti - per avere degli sconti su determinate categorie di prodotti. Ora stiamo lavorando per ampliare queste occasioni ma non è semplice. I prossimi mesi saranno davvero duri”.