lunedì 30 marzo 2020
I dati di ieri – domenica 29 marzo - sulla pandemia da Coronavirus in Trentino sono i seguenti: 9 decessi e 87 nuovi contagi. Per il quinto giorno consecutivo si è registrato dunque un calo dei contagiati. L’auspicio è che questa tendenza prosegua, ma è necessario non abbassare la guardia e rispettare le consegne relativamente soprattutto al restare a casa. I guariti sono 166, e 1336 le persone curate a domicilio. 75 quelle in terapia intensiva, su un totale di 95/100 posti disponibili negli ospedali trentini, il che significa che ci sono ancora spazi da gestire, e altri potrebbero essere recuperati nei prossimi giorni.
L’Università di Trento è al lavoro assieme al sistema della ricerca trentino, in particolare FBK, FEM e CIBIO – per accrescere il numero di tamponi effettuabili sul territorio. L’obiettivo intermedio, che sarà raggiunto prossimamente, è di arrivare a 1000 test eseguibili al giorno. A regime si vuole raggiungere il traguardo di 1500/2000 test. Al momento il tampone rimane il test più affidabile per rilevare il contagio, con un’affidabilità che oscilla fra il 70 e il 95%. Il tampone è necessario anche per stabilire quando una persona contagiata è definitivamente guarita, non può più trasmettere l’infezione a nessuno e, nel caso di chi svolge professioni “sensibili”, soprattutto in ambito medico-sanitario, può tornare al lavoro.
Alla conferenza stampa di ieri è intervenuto anche l’arcivescovo di Trento mons. Lauro Tisi, che ha avuto parole di conforto e di speranza per tutti, credenti e non-credenti. “Credere o no oggi non fa la differenza. – ha detto - Siamo tutti accomunati dal dolore, dallo shock, dalla sorpresa per quello che sta succedendo. Ma il terreno sul quale possiamo incontrarci è quello del voler bene, della carità e dell’incontro con l’altro, in tutti i modi possibili”.
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