venerdì 17 aprile 2020
Ieri erano 4 i deceduti in Trentino per Coronavirus, fra cui un uomo di Trento di 52 anni, e 64 i nuovi contagi, di cui 25 nelle rsa. I tamponi effettuati sono stati 1158. I contagiati risultano essere il 5% dei tamponi eseguiti, una percentuale in calo e da leggere quindi positivamente. Si punta ad accrescere ancora il numero dei tamponi, grazie anche alla collaborazione con Università, Cibio e Fem, posto che al momento l’ostacolo maggiore è rappresentato dalla difficoltà di reperire sul mercato i reagenti chimici necessari. Le terapie intensive sono 43, anch'esse in calo. 871 i guariti dal virus dall’inizio della pandemia.
“In questi giorni – ha detto il presidente della Provincia autonoma Maurizio Fugatti nel corso della conferenza stampa pomeridiana dedicata all’aggiornamento sullo stato della pandemia - ci stanno arrivando diverse segnalazioni di soggetti che intendono riprendere l’attività economica, e che sollecitano l'accesso a contributi a fondo perduto. Innanzitutto, va detto che il Trentino è stato fra i primi territori ad aprire i cantieri all’aperto. È un primo passaggio, e non era scontato. Però, servono garanzie rispetto alla tutela della salute dei lavoratori occupati in quei cantieri. Provincia e Questura effettueranno nei prossimi giorni numerosi controlli in questo senso, nell’interesse della tutela della salute di imprenditori e lavoratori”.
Si sta anche ragionando sulle possibili “aperture” sul fronte dei comportamenti individuali, pensando innanzitutto alla possibilità di portare fuori di casa i bambini e al tema delle visite agli anziani. In questo momento la curva del contagio si sta abbassando ma l’intenzione della Provincia è di tenerla sotto controllo per i prossimi 15 giorni per assicurarsi che non vi sia una nuova impennata di casi positivi. Al momento pertanto le regole rimangono quelle note.
Comunicato a cura dell’Ufficio stampa della PAT