venerdì 25 settembre 2020
Basta veramente poco perché il nostro ricordo vada al Presidente Zuelli. Alzando lo sguardo dai nostri uffici, vediamo San Bartolameo, le residenze pensate e volute proprio da lui, con l’idea di creare un campus moderno e funzionale per i nostri giovani; poi Sanbàpolis, con palazzetto dello sport, teatro, sale prove, campi sport all’aperto, palestra di roccia.
Il Presidente Zuelli era questo: un visionario, capace di anticipare i bisogni e di dare una interpretazione del diritto allo studio che oggi diamo per scontati e che allora non lo erano affatto. Anzi.
Aveva immaginato una Università in cui i servizi agli studenti avrebbero supportato e animato lo sviluppo di una comunità studentesca internazionale in sintonia con la città. Ha saputo stimolare la vitalità studentesca con innumerevoli iniziative, affinché gli studenti potessero diventare artefici degli eventi rivolti a loro stessi, facendo del Sanbàpolis un luogo dove sentirsi accolti e condividere gioiosamente la propria identità, le proprie tradizioni ed arricchire con queste gli altri.
Ma era anche un professore colto e preparato, appassionato non solo agli studi ma alla vita universitaria in tutte le sue sfaccettature. E poi c’erano i suoi amati studenti, che considerava la vera anima dell’Università.
Sapeva ascoltare i loro bisogni in modo autentico, come quando li accoglieva per una chiacchierata o per un consiglio, o come quando fu portato a volere attrezzature per lo studio e appartamenti ritagliati intorno alle specifiche esigenze di ogni singolo studente con difficoltà.
Ma se è vero che il valore di una persona non dipende da quello che fa, possiamo dire che il Presidente è stato molto di più di ciò che è riuscito a realizzare. Il nostro ricordo va al suo tratto umano, così delicato e allo stesso tempo ironico e sagace, alla sua classe, alla sua profonda cultura e curiosità intellettuale.
Portiamo nel cuore la sua capacità di entrare in relazione con ciascuno di noi, in un dialogo personale e mai formale, facendosi sentire tutti parte attiva della sua visione.
Opera si stringe intorno ai familiari e tiene stretto il ricordo di un uomo che ha tracciato un solco nel quale la comunità universitaria cresce ancora. Un uomo visionario, del dialogo come punto fermo, dell’ironia gentile e benevola, dell’ascolto autentico.
Nel salutarlo vogliamo dire: Grazie Presidente Zuelli.